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GUARIRE E FIORIRE

GUARIRE E FIORIRE

Nel curanderismo delle antiche tradizioni mediche ci viene indicata nell'arte della guarigione la profonda responsibilità della propria cura. Questo non solo nella scelta, che si spera diventi sempre più unificante far le diverse medicine, ma nella riconoscenza nei confronti della Natura. Una Natura che si può accompagnare alla Scienza, con quella pietas tutta femminile di una Maria Montessori e delle prime donne medico indiane e americane, che lavorarono fra le fasce più deboli della popolazione del tempo, fra ex schiavi e proletari.

Anche Emily Dickinson ci ha lasciato il suo erbario, come firma poetica del suo singolare e colto sguardo. Il fiore come il corpo con profonda responsabilità chiede che si presti attenzione alla sollecitudine amorosa del non deludere la Natura. Quanto viene chiesto in fondo anche noi. Divenire collaboratori di Luce in un mondo così intricato e malato. Ecco le parole di Emily. Parole medicina! Fiorire - è il fine - chi passa un fiore con uno sguardo distratto stenterà a sospettare le minime circostanze coinvolte in quel luminoso fenomeno costruito in modo così intricato poi offerto come una farfalla al mezzogiorno— Colmare il bocciolo — combattere il verme ottenere quanta rugiada gli spetta – regolare il calore — eludere il vento— sfuggire all'ape ladruncola non deludere la natura grande che l'attende proprio quel giorno — essere un fiore, è profonda responsabilità— (Poesia 1058,1865 ca.Emily Dickinson)


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