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Bianca stella del sollievo

Ornithogalum umbellatum L. è una pianta appartenente alla famiglia delle Liliaceae, il suo bulbo tossico non priva l’umile fiore a forma di stella delle sue proprietà lenitive.

Sembrerebbe che sua perfetta geometria rievochi nel buio del sottobosco la via lattea degli antichi naviganti o la cometa che indicò ai Magi il santo cammino. La traiettoria inversa di ogni viaggio è il ritorno a casa.

Taluni indicano nella purezza del bianco ciò che sottintende l’esser visitati dall'angelo. A fianco al giglio lo troviamo rappresentato nelle Annunciazioni della nostra tradizione iconografica.



Questo fiore solarizzato rinnova la nostra vita onirica e ci permetta di rivisitare le immagini del nostro passato. Similmente agisce l’arnica omeopatica che ad alte diluizione riparando le antiche ferite. Quando l’animo è anestetizzato e rassegnato e la nostra memoria è trafitta allora la stella bianca posta sul cuore lo capovolge come il bambino al momento del parto. Ildegarda di Bingen definiva Opus Cordis l’opera lenta e silenziosa di ricostruzione di un cuore spaccato. Se il dolore spezza il futuro, il giglio del campo nella sua libertà e leggera apparizione nel sottobosco del mese di aprile lascia presagire la preziosità di ciò che è fugace. Attraverso il presente apre il varco al nuovo avvenire.



Il dott. Edward Bach descrive lo stato di necessita del rimedio: “… Per coloro che si trovano in uno stato di grande angoscia a causa di situazioni che, in un dato periodo, hanno provocato tanta infelicità: lo shock di una cattiva notizia, la perdita di una persona cara, lo spavento per un incidente e altri eventi simili. Questo rimedio porta sollievo a chi rifiuta il conforto degli altri…”



Sono scesa nel bosco sul finire di aprile quando la clausura imposta dalla pandemia ha liberato con forza e colore i virgulti della Natura indisturbati dalla non presenza degli umani. Nel silenzio interrotto solo dal canto del torrente che costeggia l'intero borgo dove vivo ho raccolto fiorellini bianchi secondo lirica del verso cortese.”Ti proteggerò da tutte le malattie, dagli abusi e dagli inganni, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te”




Posti in acqua limpida solarizzati ( nelle tre ore di sole ) per poi esser filtrati e dimezzati con dell’ottimo brandy, si offrono come rimedio gentile al trauma profondo.



Convivo con il mio da ormai dieci anni, il mio trauma , frutto di separazione e abbandono. Ho perso la quotidiana infanzia del mio bambino. Un dolore sordo che mi porto appresso a causa dei miei disturbi comportamentali e affettivi che hanno preceduto la mia nuova vita risanata alla Grazia di un Bene superiore e invisibile.





Dedico a coloro che sciolgono il sale della vita in calde lacrime di contrizione e perdono degli abusi subiti questo bianco fiore stellato.

Vanno assunti quattro gocce sublinguali quattro volte al giorno e poste all'occorrenza sulla gola o sul cuore

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